Il sopraluogo della UnLost Line.


                                                 Il sopraluogo della UnLost Line.

Abbiamo fatto un sopraluogo per scoprire un po’ più ampiamente la zona della UnLost Line.
Siamo arrivati sul viale della Primavera, davanti la stazione di metro Gardenia, e l’abbiamo attraversato fino alla via Casilina dove c’è una linea ferrovia che collega a Termini.
Abbiamo avuto cosi l’occasione di interrogare gli abitanti e visitatori del quartiere XIX Prenestino Centocelle per avere il loro punto di vista sulla zona e eventualmente più idee sul progetto.
               A prima vista, c’è un flusso importante di persone e macchine su questo viale. D’un lato, abbiamo molti parcheggi e del altro palazzi con negozi al piano terra. Un gran vantaggio di questa linea è di raggruppare diversi commerci con tante funzione: centro commerciale (il centro commerciale primavera), tabaccherie, un negozio di libri, caffè, farmacie, di giochi per bambini, banca, negozi per i mobili, per i vestiti, animaleria, garagista, e diversi negozi per il settore dell’alimentare.






  
   




Il quartiere ha soprattutto una vocazione di quartiere residenziale che fu costruito in maggior parte dopo gli anni 50. Sono per la maggiorità palazzi con almeno 5 piani. Sembrano costruiti in seria, con una struttura in cemento armato, e mattoni.





Abbiamo interrogati qualche persone e gruppi per sapere che pensano della zona. Qualche evidenze sono apparse:


-        Il vantaggio è la diversità degli negozi, pero secondo loro non ci sono abbastanza attività ricreative e culturale in questa zona, sono pochissime (qualche sale e aree sportive). Un venditore ha notato che il sabato pomeriggio c’è molto meno flusso. Non c’è un vero punto d’attrazione.

-        Secondo un abitante, C’è un spirito di comunità presente e tutti si conoscono, pero una mancanza di civismo e la sporcizia.

-        C’è molto traffico e rumore, è anche difficoltà per parcheggiare (malgrado la presenza di tanti parcheggi lungo tutto il viale).



-        Per il collegamento pubblico, è abbastanza ben collegato con il centro grazie al treno, al bus e al metro

-        I spazi pubblici sono pochi e non ben intertenuti in genere, a parte la piazza del metro gardenia. C’è anche una frammentazione del spazio pubblico (per esempio tra il parco Filippo Teoli e l’area ricreative per i bambini. “L’ambiente non è curato.”











Al centro sociale di Centocelle:
-Visitando l’area, abbiamo avuto l’occasione di discutere con un gruppo di persone del centro sociale di Centocelle. Questo centro sociale propone diverse attività come corsi di lingua, di danza, un ristorante benevolo “bio osteria” che propone piatti per una somma di 2 euro, un bar…
 Hanno spiegato la storia della zona che le persone chiamano “Centocelle vecchia” e della loro associazione.
L’associazione occupava un casale abbandonato che comprendeva le terre agricole intorno su quali si sono costruiti baraccopoli o “shacktown”, con una forma di lottizzazione dove ognuna famiglia coltivava un orto e viveva “in autarchia”. Quindi, era prima una borgata rurale dove si installarano circa 30 famiglie.” Nel giro di pochi anni si svilupparono ad opera di piccoli imprenditori, alcune lottizzazioni poverissime sia nell'impostazione che nella costruzione, favorite dalla presenza della ferrovia lungo la via consolare.”

 Il popolamento di questa zona è pure direttamente legato alla presenza dell’aeroporto di Centocelle, con le prime ville che appartengono al personale del aeroporto, e agli officiali militari. (Quindi le case dovevano rimanere basse a causa della prossimità delle piste d’atterraggio. )
Quest’aeroporto era il primo aeroporto in Italia dove fu effettuato il 15 aprile 1909 il primo volo di Wright che effetua in america il primo volo in assoluto sei anni prima. Durante la guerra, è bombardato e sara poi trasferito a Ciampino ma gli uffici rimangono qua. In 1990, l’aeroporto diviene un parco pubblico di 60 ettari, che si trova adesso in una situazione di degrado è su quale ci sono già volontà di privatizzazione.


     “Nella zona di Centocelle c’è un campo nomadi assai bene organizzato, un prototipo nel suo genere, ma nessun museo. L’Aeronautica il suo museo ce l’ha a Vigna di Valle, dalle parti di Bracciano, dove tra l’altro è esposta una copia perfetta del “Flyer” di Wright. A Centocelle, nel perimetro dell’aeroporto “Francesco Baracca” (continua a chiamarsi “aeroporto” anche se da tempo è cessata qualsiasi attività di volo) ci sono tuttavia due strutture militari di primaria importanza: il Comando operativo di Vertice Interforze (Coi) e la sede del Comando di Squadra aerea dell’Aeronautica militare. Diciamo allora che l’aeroporto di Centocelle non ha tradito la sua vocazione originaria. “




Concernanco l’habitat spontaneo, negli anni 20, c’è una prima suddivisione d’una terra che era agricola. Le case non erano legale fino a 1935, e costruite spontaneamente per non durare. Poi per la maggiorità si sono aggiunte estensione e rafforzamenti.  









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